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Abitanti = Grumesi. Patria dell'olio di oliva e delle mandorle, a circa dieci minuti d'auto da Bari, si raggiunge percorrendo la S.S. 96, in direzione Altamura; alla seconda uscita "Palo del Colle", c'è idonea segnaletica per raggiungere Grumo Appula. Tra qualche mese, Grumo sarà collegata direttamente alla S.S. 96. La distanza dal capoluogo è di circa 20 Km; da Altamura, è di circa 22 Km. E' servita dalle Ferrovie Appulo Lucane (tratta Bari-Altamura-Gravina-Matera), con stazione posta a circa 500 metri dal centro del paese, nonchè dalle "Ferrovie dello Stato" (tratta Bari-Taranto), con stazione posta a circa 1100 dal centro del paese. Il clima è mite, e la superficie è pianeggiante. La sua frazione (Mellitto), posta sul primo gradino della Murgia, (S.S. 96, uscita per Cassano Murge, ovvero F.A.L., stazione Mellitto), costituisce la stazione di partenza, per passeggiare immersi nella natura incontaminata. Difatti da Mellitto, è possibile raggiungere (preferibilmente in bici) "Monte Cucco", vero e roprio polmone verde, pare integrante della "Foresta di Mercadante", percorrendo la Provinciale "Mellitto-Cassano Murge" detta "il Tratturo". E' preferibile fare un "salto" alle "polveriere", subito dopo Mellitto, percorendo la sopracitata provinciale, sulla sinistra, ove sono ubicate due colonne in cemento. Dalla parte più alta è possibile ammirare tutta la conca barese, fino ai monti dell'appenino lucano (nelle giornate più limpide, è possibile vedere in direzione Nord, la sagoma di Castel del Monte (circa 80 Km). Fra i prodotti della terra: uva da tavola e da vino (primitivo, moscato); fichi freschi, fichi d'India, datteri; ciliegie, pesche, albicocche, sorbole, asparagi (selvatici), nocciole, noci, carrube. Piantagione tipica: uliveto/mandorleto; Albero tipico: quercia (che è anche rappresentata nello stemma cittadino); Lingua locale: grumèse. In passato, Grumo batteva propria moneta (leggasi Vitantonio Sirago), ed è stata sottoposta ed invasa più volte dai Saraceni. L'attività prevalente è tutt'ora l'agricoltura, che, da pochi anni ha finalmente conosciuto un progresso innovativo. L'industria è del tipo medio / artigianale; difatti, presso la zona industriale sulla S.S. 96, ci sono diversi insediamenti. Nella zona artigianale (contrada Monti), sono presenti imprese che producono vetro, lavorazione di pietra, marmi, ferro; frantoi oleari, industrie casearie. Il mercato settimanale, si tiene ogni Lunedì, tra piazza Cristoforo Colombo, e Piazza dei Caduti di tutte le guerre (zona 167). Vengono venerati come santi protettori. - San Rocco da Montpellier (chiesa omonima in piazza Kennedy) a metà settembre; - Maria S.S. di Monteverde (chiesa omonima in via Monteverde) a metà maggio. E' sede di: - ospedale, con unità operativa di pronto soccorso e 118 (via della Repubblica); - stazione carabinieri (via Salvo D'Acquisto); - stazione vigili urbani (piazza Vittorio Veneto); - campo sportivo comunale "Vito Ventola", via Roma; - Scuola Elementare: G. Devitofrancesco (piazza Devitofrancesco)
Plesso di via Giuseppe Verdi;
- Scuola Media Statale "Giovanni XXIII" (Piazza Muriglio)
Succursale di via Santi Medici;
- Scuola Materna Statale "Via Vecchia Bari";
"Principe di Napoli" (via Giuseppe Verdi); "Madonna delle Grazie" (via Riccardo Lombardi);
- Istituto Tecnico Commerciale "Tommaso Fiore", via Roma. Degna di nota particolare, è la biblioteca "Beniamino D'Amato", tra le più fornite dell'intero territorio nazionale, poco conosciuta, e "costretta" in locali inidonei ed angusti. Nessuna amministrazione comunale, ha mai preso in seria considerazione questo gioiello culturale, che solo pochi comuni d'Italia posseggono. Sono inoltre presenti nell'intero territorio, varie aziende agrituristiche, con possibilità di Bed and Breakfast, ristoranti, aziende per la trasformazione dei prodotti della terra. In passato, è stata sede di Ufficio del Registro, Dazio, I.V.A., nonchè è stata la prima "stazione di servizio" per le diligenze che, dovendo raggiungere Altamura e poi la lucania, erano costrette a "cambiare i cavalli", all'ingresso della città (zona "Ringo", dove tale parola ringo, deriva probabilmente da ring, anello in ferro fissato ai muri, per allacciare le redini dei cavalli da rifocillare; tali anelli, sono ancora visibili in parecchie strade del paese, anche se di origine successiva al 1600), per poi proseguire il viaggio. Uno degli ospiti di passaggio, che è stato poi il primo a dedicare qualche riga a Grumo, è stato Giovanni Pascoli. Anche Morelli e Silvati (carbonari), sono passati da Grumo Appula, e segretamente ospitati per qualche notte. Grumo Appula, ha dato i natali a parecchi personaggi nel mondo della letteratura (D'Amato), della musica, e dell'arte in genere (Camastra, Rubini ecc.), ma è a Santa Romana Chiesa, che ha fornito i suoi migliori figli; sacerdoti, missionari, cappuccini, suore. Non per ultimo uno di essi, è stato "creato" cardinale da S.S. Giovanni Paolo II. Il nostro "Principe della Chiesa" è stato il Rev.mo Cardinale Francesco Colasuonno, umile figlio della nostra terra, servo del Signore, del quale anche Benedetto XVI, suo carissimo amico, ricorda per le grandi doti, ed i grandissimi servigi resi alla Chiesa.
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